Cos’è il Malvertising e come difendersi

Cos’è il Malvertising e come proteggersi da questo attacco informatico?

Il termine “Malvertising” unisce “malware” e “advertising” e indica un tipo di attacco informatico in cui i cybercriminali diffondono software dannosi tramite annunci pubblicitari apparentemente innocui.

Sapere come proteggersi dal Malvertising è fondamentale per navigare in sicurezza: questi attacchi si nascondono su siti affidabili, come giornali online o servizi digitali, presentandosi come annunci legittimi ma nascondendo una minaccia informatica.

Come funziona il Malvertising e le sue tipologie

Gli attacchi di malvertising iniziano quando i cybercriminali acquistano spazi pubblicitari su siti con una reputazione affidabile e frequentati da utenti specifici. Fidandosi del sito che stanno visitando, gli utenti abbassano la guardia e considerano sicuri anche gli annunci pubblicitari presenti.

Acquistati gli spazi pubblicitari, i malintenzionati iniettano malware negli annunci. Questo codice malevolo può essere attivato quando l’annuncio viene caricato o cliccato dall’utente, trasformando un semplice banner in un veicolo per distribuire software dannosi.

Le tipologie di malware variano:

  • Alcuni rubano dati personali o bancari
  • Altri reindirizzano verso siti pericolosi
  • Ci sono anche ransomware, software per mining di criptovalute o programmi che generano clic fraudolenti.

Per completare l’attacco, spesso è necessario che l’utente clicchi sull’annuncio infetto; tuttavia, negli attacchi “drive-by-download”, basta che l’utente visualizzi la pagina con il banner malevolo, senza interazione.

Malvertising e pubblicità dannosa: c’è differenza?

Alcuni esperti propongono di ampliare la definizione di malvertising per includere tutte le forme di pubblicità online che potrebbero risultare dannose. Un esempio sono i banner che, senza essere pericolosi, installano software indesiderato o reindirizzano gli utenti verso siti non corrispondenti a quelli pubblicizzati.

Altra pratica comune è l’uso di banner che raccolgono dati personali o tracciano i cookie senza il consenso dell’utente, violando così le normative sulla privacy.

Esempi famosi di Malvertising

 

Negli anni, diversi attacchi di malvertising hanno colpito piattaforme e testate di rilievo. Uno dei primi casi documentati risale al 2007-2008, quando vennero sfruttate vulnerabilità di Adobe Flash per attaccare siti come MySpace e Rhapsody.

Anche piattaforme digitali come Spotify sono state vittime: nel 2011, un exploit noto come black hole infettava gli utenti semplicemente facendo visualizzare l’annuncio malevolo.

Come proteggersi dal Malvertising

Capire come proteggersi dal Malvertising è la prima difesa contro queste minacce. La consapevolezza delle tattiche usate dagli hacker e dei rischi presenti online può fare una grande differenza per la sicurezza digitale personale.

Ecco alcune misure da adottare:

  • Installa un buon antivirus: Mantieni aggiornato il software antivirus per bloccare tentativi di malware tramite banner pubblicitari.
  • Usa estensioni del browser per bloccare gli annunci: Browser e adblocker possono bloccare molti tipi di pubblicità malevole, ma potrebbero influire sulle prestazioni di alcuni siti.
  • Mantieni aggiornati dispositivi e software: Molti attacchi sfruttano vulnerabilità in software non aggiornati. Un sistema aggiornato riduce notevolmente i rischi.

Con queste precauzioni, puoi navigare in sicurezza e ridurre la probabilità di essere vittima di malvertising.

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