Cyber censura: quando la libertà è a RISCHIO

Sapete cosa si festeggia il 12 marzo?

La Giornata contro la Cyber Censura, conosciuta internazionalmente come “World Day Against Cyber Censorship”; la giornata interamente dedicata alla lotta contro la censura online, cioè in opposizione al controllo che viene esercitato da alcuni governi sulla rete internet rendendolo un posto sicuro, senza restrizioni o limitazioni e accessibile a tutti.
Il web è infatti una sconfinata fonte di informazioni che ci permette di essere sempre a conoscenza di qualsiasi cosa grazie a un semplice clic.
Per noi occidentali è considerata ormai la normalità il fatto di avere la possibilità in qualunque momento di accedere a differenti tipi di informazioni e contenuti. Questo però non vale per tutti.

 

 

Per buona parte del mondo infatti non è così; da uno studio condotto nel 2021, risultano all’incirca 179 i paesi che subiscono la censura online.

silenzio

I motivi di tale censura possono essere diversi, i governi, la utilizzano spesso in periodi specifici come ad esempio durante le elezioni, le guerre, gli attacchi terroristici o semplicemente per limitare il normale accesso alla libera informazione. Essendo questi consapevoli della potenza che ha la rete, hanno deciso di scatenare un black-out dell’informazione per motivazioni che possono riguardare la religione, la politica o semplicemente per il timore che il popolo possa, venendo a conoscenze di realtà differenti dalle proprie, modificare il proprio stile di vita e reclamare alcune libertà negate.

Come qualsiasi altro tipo di censura, anche quella che si applica ai contenuti online può avere una portata più o meno ampia e una validità permanente o temporanea.

Ma a livello pratico come avviene?

  • Vengono bloccati specifici URL
  • Vengono filtrate un gran numero di notizie non in linea con il pensiero politico
  • Vengono sospese momentaneamente o permanentemente  alcune applicazioni web che consentono il passaggio di informazioni tra gli utenti (Twitter, Facebook etc)

La cyber censura può però essere applicata anche per tutelare gli utenti come nel caso di blocchi imposti a siti web che incitano alla violenza, all’omofobia, al razzismo e così via; a piattaforme che incoraggiano la criminalità, promuovono l’uso di sostanze illegali o veicolano contenuti pedopornografici e erotici (senza tutelare i minori).

Il 12 marzo 2010, è stata istituita ufficialmente questa giornata, medesimo anno in cui il gionalista Robert Ménard fondò l’organizzazione Reporter senza frontiere, il cui scopo era ed è tuttora evitare che venga abolito il diritto di libertà di espressione, promuovendo lo sviluppo di una rete che sia accessibile da tutti. Tra i principi che hanno ispirato l’organizzazione c’è anche la Dichiarazione Universale dei diritti umani che, nell’articolo 19, dichiara:

"il diritto alla libertà di opinione e di espressione” e anche il diritto di “cercare, ricevere e trasmettere” informazioni e idee “indipendentemente dalle frontiere."

Secondo alcune stime effettuate dell’Organizzazione negli ultimi decenni sono stati assassinati all’incirca  990 tra giornalisti e membri degli staff dei mezzi di comunicazione (Fonte: Reporter senza frontiere)

Per concludere, ancora oggi nel 2022 i due terzi degli utenti che utilizzano la rete nel mondo vivono in Paesi dove esistono forme di censura che si allargano anche al web.

E tu cosa ne pensi? Ti senti in un paese libero dalla censura?

Federica Rossi

Federica Rossi

Una risposta

  1. Molto interessante e dettagliato, sopratutto in un momento come questo, dove la cybercensura è uscita ancora più allo scoperto con i provvedimenti presi dalla Russia.